Scavo di splateamento e sbancamento: le principali differenze

Settembre 20, 2023
Cormidi

Nel settore dell’edilizia, prima di procedere con la costruzione di edifici, strutture e opere murarie è fondamentale eseguire gli scavi: grazie a questa operazione, infatti, vengono rimosse le rocce, la terra e la vegetazione preesistenti, con l’obiettivo di preparare il terreno alla realizzazione delle fondamenta.

Esistono diversi tipi di scavi. Ancora oggi ruota molta confusione attorno alle loro peculiarità e differenze: proprio per questo può risultare difficile distinguere termini come “scavo di splateamento” e “scavo di sbancamento”. In questo articolo chiariremo a cosa si riferiscono queste attività, in cosa differiscono e com’è possibile eseguirle in maniera efficiente e sicura.

Cos’è uno scavo e come si può classificare?

Nel campo edile, con il termine “scavo” si intende qualunque attività che prevede l’asportazione di rocce, terra e residui vegetali da un terreno. Lo scopo di questa operazione è quello di preparare il suolo per la realizzazione delle fondamenta di una struttura muraria.

Gli scavi in edilizia si possono dividere in: scavi a cielo aperto e scavi che avvengono all’interno di gallerie o cunicoli. Nel primo caso, ci si riferisce agli scavi di splateamento e agli scavi di sbancamento. Gli scavi nei cunicoli, invece, prevedono attività riguardanti la realizzazione di gallerie ferroviarie o autostradali, acquedotti e fognature: queste operazioni vengono preferite qualora non fosse possibile, per motivi tecnico-economici, operare a cielo aperto.

Quali sono le differenze tra scavo di splateamento e scavo di sbancamento?

Gli scavi di splateamento sono operazioni relative a un ampio scavo su terreno ad andamento pianeggiante. Generalmente, riguardano la rimozione della vegetazione e si sviluppano non oltre i 15 centimetri di profondità del terreno.

Gli scavi di sbancamento, invece, comprendono tutte quelle attività di modifica dell’andamento naturale del terreno e risultano più intense rispetto allo splateamento. Il lavoro finito, infatti, presenta una profondità di almeno 3 metri rispetto alla quota originaria. È proprio con questi scavi che ci si concentra maggiormente sulla rimozione di rocce e sul trasporto di terreno.

Perché questi termini vengono spesso ed erroneamente utilizzati come sinonimi? Lo splateamento e lo sbancamento hanno come caratteristica comune quella di lavorare su una superficie di terreno molto più ampia rispetto alla profondità dello scavo. Tuttavia, come abbiamo visto, il tipo di lavorazione è differente.

Come incrementare l’efficienza nei lavori di splateamento?

Le macchine per il movimento della terra sono realizzate appositamente per eseguire gli scavi in edilizia in maniera efficiente, incrementando la produttività e impiegando meno tempo. Per poter divenire il miglior supporto in questi tipi di lavorazione, devono essere progettate in funzione di 4 aspetti fondamentali: 

    • – L’ergonomia. La comodità e la salute dell’operatore sono fattori essenziali per fare in modo che possa lavorare per periodi di tempo prolungati senza provare fatica o malessere. Ecco perché, oltre a scegliere una motocarriola con pedana per l’operatore, è fondamentale che siano presenti degli innovativi sistemi antivibranti: annulleranno le scosse prodotte da terreni sconnessi e irregolari e garantiranno sempre una sensazione di comfort all’operatore.
    • – La robustezza. Nel settore edile è fondamentale prestare attenzione ai materiali con cui gli escavatori sono realizzati: in queste circostanze subire urti, colpi e graffi è molto frequente. Una macchina per gli scavi edili dotata di una struttura solida e di materiali di prima qualità non solo trasmette maggiore sicurezza, ma garantisce anche una maggiore durata nel tempo. Per questi motivi e per rendere fluidi gli spostamenti, anche su terreni sconnessi, è preferibile scegliere un mezzo cingolato: in questo modo la resistenza si combina con la velocità di esecuzione e movimento, agevolando notevolmente le attività di scavo.
    • – La sicurezza. L’escavatore dev’essere sviluppato secondo le più stringenti normative europee riguardanti la sicurezza del lavoratore: l’operatore può sentirsi sereno e lavorare meglio in ogni condizione di lavoro. Esistono poi degli elementi aggiuntivi che possono incrementare il livello di sicurezza della macchina: per esempio, la possibilità di attivare le spie luminose per risultare più visibili in casi di buio o scarsità di luce.
    • – La versatilità. Per far fronte alle innumerevoli attività che caratterizzano i cantieri edili, la motocarriola dovrebbe essere dotata di una vasta gamma di accessori e allestimenti diversi. Il sistema Quick&Attack di Cormidi, azienda italiana specializzata in macchine per sbancamenti e splateamenti, permette di configurare l’escavatore in base alle singole esigenze del momento. In questo modo, si ottengono contemporaneamente un minor ingombro e una maggiore efficienza.

In conclusione

Lo scavo di splateamento riguarda scavi più superficiali rispetto alle attività di sbancamento e generalmente si riferisce alla rimozione della vegetazione dal terreno. Questa fase è fondamentale per porre le basi per ulteriori scavi e/o per la preparazione di un suolo adatto ad accogliere future costruzioni. Ecco perché dotarsi di macchine progettate ad hoc per questo genere di attività è imprescindibile.

I dumpers di Cormidi uniscono un design accattivante con un’efficienza senza precedenti: sicurezza, ergonomia, versatilità e robustezza si combinano in una macchina innovativa, un supporto valido e affidabile per chi opera nei cantieri ed esegue scavi più o meno profondi. Desideri conoscere nel dettaglio le caratteristiche delle nostre macchine? Contattaci e tocca con mano l’innovatività con cui realizziamo i nostri prodotti.